Sveva Angeletti \ Residenza d’artista BocsArt Cosenza \ A casa Ovunque \ 2015

Numerosi piccoli elementi si dispongono (ed espongono) solo apparentemente in modo casuale sul pavimento, fuoriuscendo dalla “Valigia” in cui sono geometricamente disposti a riempirla totalmente. Si mostrano nudi all’osservatore, il quale, sedendosi sul piccolo e semplice sgabelletto in legno, lontano ricordo di manufatto artigianale, può costruirne la trama, dissolverne l’enigma. Ogni foto, ogni brandello scritto e ogni poesia, sono un momento, irrimediabile e inafferrabile nello scorrere del tempo e del vissuto dell’artista, della donna e dell’uomo, dell’essere umano tutto. Istanti di un passato che seppur persi sono sedimentati, costituiscono quel bagaglio inconscio e trasparente che prende il nome di esperienza. Quel bagaglio invisibile che via via nel trascorrere del vissuto si amplia di contenuti, si modifica e muta.

Una valigia appunto, che come viandanti eterni del e sul mondo portiamo sempre con noi, aggiungendo immagini, momenti, frasi, che se anche sono singoli e frammentati, assomigliano ai tizzoni ardenti della brace di un focolare, nel quale unendo le reciproche energie sprigionano poi forze potenti. Così questo lavoro riassume e contiene un significato oltre al suo particolare visivo, è il simulacro di una metafora esistenziale dell’essere umano, costretto o forse non, a viaggiare nel mondo con la sua valigia finchè morte non li separi, e fino ad allora nella sua valigia trattenere di volta in volta ciò che gli è più caro, più utile al viaggio.

Giovanni Damiani